Non si licenzia fino a fine marzo 2021
Ulteriore proroga al divieto di licenziamenti: 31 marzo 2021. È questa la data prevista dal Ddl di bilancio 2021 entro la quale non sarà possibile licenziare per motivi economici; non potranno essere avviate procedure di licenziamento collettivo e restano sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio 2020. Inoltre, i datori di lavoro non potranno licenziare per giustificato motivo oggettivo, indipendentemente dal numero dei dipendenti.
Resta comunque in vigore tutta la disciplina inerente alle eccezioni al divieto di licenziamento: cessazione dell’attività dell’impresa (definitiva e per tutta l’azienda), fallimento, accordo sindacale aziendale che autorizzi l’esodo incentivato di volontari e nell’ipotesi in cui il personale interessato dal recesso, già impiegato in un appalto, sia riassunto a seguito di subentro di nuovo appaltatore in forza di una clausola sociale.
La proroga al 31 marzo 2021 coinvolge anche i contratti a termine, ossia la possibilità – fino alla data in oggetto – di rinnovare o prorogare i contratti a tempo determinato anche in assenza delle causali, sempre per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta e ferma restando la durata massima complessiva di ventiquattro mesi.
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